di Luca Baroncini (pubblicato in data )
Catherine Parr fu la più fortunata delle mogli di Enrico VIII perché almeno gli sopravvisse, cosa non scontata visto il destino non proprio roseo delle cinque che l’hanno preceduta. FIREBRAND ne ripercorre una fase cruciale della vita, quella degli ultimi mesi di vita del marito, in cui tra intrighi di corte, dissidenze religiose e dubbi di lealtà , la sua vita è a un passo dal trapasso.
Più della Storia, di cui ormai sappiamo tutto, a incuriosire è la regia del brasiliano Karim Aїnouz perché il suo precedente LA VITA INVISIBILE DI EURIDICE GUSMAO, vincitore a “Un Certain Regard” nel 2019, aveva spezzato il cuore a molti configurandosi come uno dei migliori melodrammi contemporanei. Il risultato è un dignitoso film in costume cui manca il colpo d’ala per sollevarsi dai tanti affini, con l’unica variante (nemmeno questa particolarmente originale, in realtà) di virare la Storia al femminile, dando alle donne quel risalto che nei fatti, per come ci sono stati tramandati, non hanno mai avuto. Alicia Vikander attraversa il film con il suo viso da Gioconda, più incisivo l’Enrico VIII di Jude Law, un ruolo a rischio overacting e invece recitato con piglio shakespeariano.