SORRENTO 2023 Giornate professionali di cinema - 28 novembre/1 dicembre 2023  —  CINEMA MODERNISSIMO Inaugurazione della nuova, meravigliosa, sala della Cineteca di Bologna

FELICITÀ

Orizzonti Extra

di Luca Baroncini (pubblicato in data )

di Micaela Ramazzotti con Max Tortora, Anna Galiena, Matteo Olivetti, Micaela Ramazzotti, Sergio Rubini

Vediamoci questo filmetto da sabato sera!“, dice la vicina di poltrona all’amica. Una frase che riassume perfettamente le aspettative di chi si approccia a un film italiano. Sbagliando. Perché FELICITÀ non è un “filmetto da sabato sera“, ma un’opera personale in cui l’attrice Micaela Ramazzotti, al suo esordio come regista, mette con coraggio un pezzo di sé e del suo vissuto. L’approccio è quello sdrammatizzante della commedia all’italiana, ma si esce dalla retorica del “vogliamoci bene nonostante tutto”, della famiglia unita costi quel che costi e si introduce il tema della depressione come malattia senza minimizzarla, come spesso accade sia nella vita che al cinema. Protagonista è Desirè, una bella donna che lavora come parrucchiera sul set di film e ha sulle spalle il peso di una famiglia disfunzionale, con genitori egoisti e manipolatori e un fratello problematico. Una famiglia forse come tante che conferma come la disfunzionalità sia un’etichetta difficile da riconoscere e attribuire, soprattutto per chi la vive dall’interno. Sul fronte affettivo Desirè ha un rapporto con un uomo maturo e borghese che procede all’insegna di un divario insanabile, soprattutto culturale, e dove è il sesso a creare un precario equilibrio. Non succedono grandi eventi nel film che segue ed esaspera il protrarsi di una situazione di disagio senza inseguire il lieto fine, ma cercando piccoli passi di consapevolezza nei personaggi, almeno quelli che si possono ancora salvare. Confronti brillanti, dialoghi sferzanti, un buon impasto di dramma e commedia per un’opera prima che trasuda urgenza, sincerità ed empatia. La regista si cuce addosso il ruolo della protagonista ruspante, perfetto per le sue corde, ad affiancarla interpreti bravi che riescono a non degenerare nella facile macchietta. Montaggio delle musiche un po’ “schizzato”, in linea forse con le iperboli dei personaggi.

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