di Luca Baroncini (pubblicato in data )
di Yorgos Lanthimos con Emma Stone, Mark Ruffalo, Willem Dafoe, Ramy Youssef, Christopher Abbott, Suzy Bemba, Jerrod Carmichael, Kathryn Hunter, Vicki Pepperdine, Margaret Qualley, Hanna Schygulla
Più che un Frankenstein al femminile, come è stato definito nella lunga gestazione, si potrebbe definire un Barbie meno pop e senza censure. In fondo la Bella creata dallo scienziato pazzo Willem Dafoe è un corpo in cerca di contenuti, una sorta di bambola che deve imparare a vivere. Come sempre il regista greco Yorgos Lanthimos punta a mettere a nudo ipocrisie e moralismi della contemporaneità e la sua Bella è un perfetto portabandiera. Con il suo agire irrazionale, privo delle gabbie del giudizio, smaschera il perbenismo e la falsità di chi la circonda e con il suo istinto bambino sovverte il patriarcato imperante diventando un’eroina femminista. È la cultura ad affinarle il buon senso e sono le esperienze accumulate a renderla consapevole di ciò che è e del suo valore. La libertà è il punto di partenza e non di arrivo. Il film finisce quindi per diventare un invito a creare il proprio codice comportamentale in base alle proprie regole, senza seguire quelle imposte dagli altri se non allineate al proprio sentire. L’impasto delle meravigliose scenografie, che reinventano con estro e genialità le capitali europee, dei folli costumi, delle trovate visionarie (la bolla prodotta da Dafoe in fase digestiva), delle riprese grandangolari, della colonna sonora che segue il percorso della protagonista (stridente quando il suo sentire è stridente, più classica quando è finalmente pacificata), generano uno spettacolo in grado di coinvolgere, divertire, appassionare e indurre alla riflessione. Nella seconda parte alcune ridondanze appesantiscono un po’ la narrazione, ma poco importa, l’occhio è sempre appagato e script e messa in scena sono originali e potenti. Emma Stone si butta con coraggio e senza rete nella libertà creativa offerta dal personaggio. Una delle poche star hollywoodiane che rischia e sperimenta quando potrebbe accontentarsi, come molte altre, di diventare testimonial di un qualche brand del lusso limitandosi a girare un filmetto ogni tanto. La affiancano con complicità un irresistibile Willem Dafoe e uno spassoso Mark Ruffalo. Il film farà discutere, accenderà entusiasmi, troverà detrattori, e si prenota fin da subito un posto nella memoria.