CINEMA MODERNISSIMO Inaugurazione della nuova, meravigliosa, sala della Cineteca di Bologna  —  IL BARO-METRO: SGUARDI DALLA SALA (01/23_24) – PARTE 2 I TRIMESTRE STAGIONE 2023 / 2024

16 NOVEMBRE 2023

DA OGGI NELLE SALE

di Luca Baroncini (pubblicato in data )

Altro giovedì, altri film in uscita. Anche questa settimana di tutto un po’ e per tutti i gusti, dal blockbuster al film sperimentale. Vediamoli nel dettaglio:

DREAM SCENARIO di Kristoffer Borgli. Che cosa ci fa un mite biologo nei sogni di milioni di persone? È quello che succede a Nicolas Cage, la cui vita ordinaria viene stravolta da questa assurda coincidenza. Il regista norvegese è lo stesso del disturbante Sick of Myself e tra i produttori c’è pure Ari Aster (sua la tripletta HereditaryMidsommar e Beau ha paura).

HUNGER GAMES – LA BALLATA DELL’USIGNOLO E DEL SERPENTE di Francis Lawrence. Saga che incassa non si molla. Torna quella che ha trasformato Jennifer Lawrence in una star, ma lei non c’è. Si tratta infatti di un prequel, ambientato 64 anni prima di Hunger Games e con protagonista un diciottenne Coriolanus Snow. Nel cast Tom Blyth, Rachel Zegler, Peter Dinklage e Viola Davis. In regia un veterano della saga (ha diretto La ragazza di fuoco e le due parti de Il canto della rivolta). È nelle sale già da ieri e ha debuttato con un ottimo incasso di € 339.638.

THE OLD OAK di Ken Loach. L’Old Oak del titolo è l’ultimo pub rimasto per i lavoratori di una comunità mineraria, un tempo florida ma oggi in dismissione dopo trent’anni di crisi. La situazione cambia quando arriva sul posto un gruppo di rifugiati siriani. Un altro tassello del cinema militante di Ken Loach. Era in concorso al Festival di Cannes.

THANKSGIVING di Eli Roth. Ricordate i fake trailer di Grindhouse? Eli Roth, uno che di horror se ne intende, trae proprio da uno di quelli questo film. A seminare il panico nella città di Plymouth è un serial killer, noto come John Carver, dopo un Black Friday finito in tragedia. A interpretare lo sceriffo è Patrick Dempsey.

MIMI’ – IL PRINCIPE DELLE TENEBRE di Brando De Sica. A Napoli, l’adolescente Mimì vive lavorando come pizzaiolo: è orfano, insoddisfatto e affetto da una malformazione ai piedi. Un giorno fa la conoscenza di Carmilla, una ragazza che si è convinta di appartenere alla stessa stirpe del vampiro Dracula, e insieme i due decidono di abbandonare la società in cui vivono per seguire le loro regole. La protagonista è Sara Ciocca, già bravissima in Nina dei lupi. Presentato fuori concorso a Locarno.

MISERICORDIA di Emma Dante. Tre prostitute, un giovane e un mondo di povertà in cui si può essere felici. È una favola contemporanea che racconta la fragilità delle donne, la loro disperata e sconfinata solitudine. È la trasposizione dell’omonimo spettacolo teatrale della stessa Emma Dante.

TRENQUE LAUQUEN – parte 1 di Laura Citarella. Una ricercatrice botanica scompare nelle campagne di Trenque Lauquen, nella Pampa argentina. Due uomini si mettono in viaggio per cercarla: entrambi la amano. Perché se n’è andata? L’incipit sembra tradizionale, ma da quello che si legge e dai commenti raccolti a Venezia, dove è stato presentato nella sezione Orizzonti, si tratta di un’opera che sfugge a ogni definizione e che moltiplica i punti di vista regalando una grande fascinazione. La sua durata è 260 minuti e viene distribuito in sala in due parti. Questo giovedì arriva la prima.

LA SEDIA di Gianluca Vassallo. Pietro cerca il fratello dieci anni dopo una profonda frattura nel loro rapporto per contendersi l’unica cosa che il padre ha lasciato loro in eredità: una sedia. La sedia è assieme l’oggetto più semplice di ogni vita e metafora del trono, se è una sola lasciata da un padre. Il film ha come unico oggetto di scena la Sedia 1 di Enzo Mari e si è sviluppato attraverso un processo di produzione non ordinario, veloce, senza gerarchie e finanziamenti pubblici.

L’ALTRA VIA di Saverio Cappiello. Girato e ambientato a Catanzaro, racconta l’amicizia tra il piccolo Marcello e il calciatore a fine carriera Andrea Viscomi. L’amicizia con il calciatore riaccende nel ragazzo il desiderio di una figura paterna che non ha mai avuto e nel calciatore una spensieratezza ormai dimenticata.

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