di Luca Baroncini (pubblicato in data )
Ogni giorno arrivano nuovi candidati che si propongono per rappresentare il proprio paese agli Oscar nella categoria miglior film internazionale. C’è tempo fino al 1° ottobre per proporsi in vista, prima delle shortlist (21 dicembre), poi delle nomination (23 gennaio).
Insomma, la strada per arrivare vincitori all’Oscar, che sarà annunciato il 10 marzo 2024, è più lunga e irta di ostacoli che mai.
L’Italia, come abbiamo visto, ha candidato Io capitano di Matteo Garrone che chance di distinguersi ne ha, anche se ovviamente è tutto da vedere.
Scorrendo i titoli, i film da temere sono soprattutto The Zone of Interest di Jonathan Glazer, Fallen Leaves di Aki Kaurismaki e About Dry Grasses di Nuri Bilge Ceylan.
La Francia, non nuova a decisioni “originali”, ha spiazzato tutti non optando per la scelta che pareva scontata, la Palma d’Oro Anatomie d’une chute (che pare si voglia sostenere per le categorie principali), ma per La passion de Dodin Bouffant, film molto apprezzato ma che sembra meno spendibile oltreoceano.
Possibili outsider sono lo svedese Godland, il tunisino Four Daughters, il danese The Promised Land e lo spagnolo La sociedad de la nieve.
Curioso il caso del regista tedesco Wim Wenders che gareggia per il Giappone con il suo apprezzato Perfect Days.
Insomma, tutto può succedere. Ma vediamo i titoli finora giunti nel dettaglio:
Armenia: AMERIKATSI di Michael A. Goorjian
Australia: SHAYDA di Noora Niasari
Belgio: AUGURE di Baloji
Bosnia-Erzegovina: EXCURSION di Una Gunjak
Bulgaria: BLAGA’S LESSONS di Stephan Komandarev
Bhutan: THE MONK AND THE GUN di Pawo Choyning Dorji
Canada: ROJEK di Zaynê Akyol
Cile: THE SETTLERS di Felipe Gálvez
Colombia: UN VARÓN di Fabian Hernández
Corea del Sud: CONCRETE UTOPIA di Um Tae-hwa
Croazia: TRACES di Dubravka Turic
Danimarca: THE PROMISED LAND di Nikolaj Arcel
Estonia: SMOKE SAUNA SISTERHOOD di Anna Hints
Finlandia: FALLEN LEAVES di Aki Kaurismäki
Francia: LA PASSION DE DODIN BOUFFANT di Trần Anh Hùng
Georgia: CITIZEN SAINT di Tinatin Kajrishvili
Germania: THE TEACHERS’ LOUNGE di Ilker Çatak
Giappone: PERFECT DAYS di Wim Wenders
Kirghizistan: THIS IS WHAT I REMEMBER di Aktan Arym Kubat
Indonesia: AUTOBIOGRAPHY di Makbul Mubarak
Iran: THE NIGHT GUARDIAN di Reza Mirkarimi
Iraq: HANGING GARDENS di Ahmed Yassin Al Daradji
Islanda: GODLAND di Hlynur Pálmason
Israele: SEVEN BLESSINGS di Ayelet Menahemi
Italia: IO CAPITANO di Matteo Garrone
Lettonia: MY FREEDOM di Ilze Kunga-Melgaile
Lituania: SLOW di Marija Kavtaradze
Lussemburgo: THE LAST ASHES di Loïc Tanson
Montenegro: SIRIN di Senad Sahmanovic
Macedonia del Nord: HOUSEKEEPING FOR BEGINNERS di Goran Stolevski
Paesi-Bassi: SWEET DREAMS di Ena Sendijarević
Portogallo: BAD LIVING di João Canijo
Repubblica Ceca: BROTHERS di Tomáš Mašín
Regno Unito: THE ZONE OF INTEREST di Jonathan Glazer
Romania: DO NOT EXPECT TOO MUCH FROM THE END OF THE WORLD di Radu Jude
Slovacchia: PHOTOPHOBIA di Ivan Ostrochovský, Pavol Pekarčík
Slovenia: RIDERS di Dominik Mencej
Spagna: LA SOCIEDAD DE LA NIEVE di Juan Antonio Bayona
Svezia: OPPONENT di Milad Alami
Svizzera: FOUDRE di Carmen Jaquier
Taiwan: MARRY MY DEAD BODY Di Cheng Wei-Hao
Tajikistan: MELODY di Behrouz Sebt Rasoul
Tunisia: FOUR DAUGHTERS di Kaouther Ben Hania
Turchia: ABOUT DRY GRASSES di Nuri Bilge Ceylan
Ucraina: 20 DAYS IN MARIUPOL di Mstyslav Chernov
Ungheria: FOUR SOULS OF COYOTE di Áron Gauder
Yemen: THE BURDENED di Amr Gamal